Pedalata dopo pedalata, tappa dopo tappa, Michele è giunto al quattordicesimo appuntamento del suo viaggio in pedalò lungo la costa pugliese.
Sabato sette settembre. Nel programma di bordo è segnata una località di partenza (Campomarino) e una d’arrivo (Taranto). Sono sedici miglia di viaggio, che Michele percorrerà come di consueto in compagnia di nuovi ospiti. Quando suona la sveglia, il pedalatore è su Morena, la barca a vela di supporto condotta da Valeria Passiatore. Questa è l’ultima alba che Michele potrà godersi a bordo della nave, perciò cerca di godersela in pieno, di respirarla a pieni polmoni.
Ultimati i preparativi, Brancaleone salpa da Campomarino e inizia la sua odierna traversata. I primi due ospiti che si alternano a bordo del pedalò, al posto di copilota, sono due amici del movimento “Riprendiamoci Lido Silvana”: Dario e Francesco. Il loro è un racconto di condivisione e opportunità, di recupero del territorio e di cittadinanza attiva. Lido Silvana è un tratto costiero della provincia tarantina, appartenente al comune di Pulsano. Era il 1956 quando il pulsanese Marcello Nisi fece di Lido Silvana un campeggio e uno stabilimento balneare, precorrendo i tempi dell’imprenditoria eco-compatibile. Da quel momento, Lido Silvana diventa una prospera meta turistica e attira visitatori da tutto il mondo. Ma nel 2001, un terribile incendio distrugge Lido Silvana, mandando in fumo 48 ettari di pineta e 13.000 alberi.
Il movimento di Francesco e Dario si impegna per il recupero della zona, per una sua riqualificazione e per sanare le gravi ferite che ancora infestano la loro terra. In compagnia di Francesco – che oltre ad essere rappresentante di Riprendiamoci Lido Silvana è anche presidente della Pro Loco di Pulsano – si parla quindi di ambiente, territorio, passione e legami, nonché della stessa Pulsano. Ed è in sua compagnia che il pedalò Brancaleone raggiunge le acque limpide e cristalline di Lido Silvana, dove lo staff di Apulia Slow Coast riceve un caloroso e affettuoso benvenuto.
Sarebbe bello approfittare del bellissimo mare di Lido Silvana per un bagno rinfrescante, ma Michele non ne ha il tempo: deve incontrare i suoi prossimi ospiti. Carlo Giubitosa e Giuliano Cangiano sono rispettivamente scrittore e disegnatore della graphic novel “Dossier Ilva. Comizi d’acciaio”, nella quale raccontano a modo loro – attraverso i fumetti – la storia dell’Ilva di Taranto. Michele riprende la pedalata con a fianco il disegnatore Giuliano, con il quale si ripercorre la storia dell’Ilva, dei suoi operai, di quelle vicende tristemente balzate alla cronaca degli ultimi mesi. Non solo: con Giuliano si parla anche di legame col territorio. Pur non essendo pugliese ma siciliano, l’artista ha numerosi punti di contatto e in comune con molti altri ragazzi che Michele ha avuto il piacere di incontrare nel corso del suo viaggio…
Intanto la meta della giornata si avvicina. Taranto è una delle tappe finali del viaggio ed è stata una delle realtà pugliesi che maggiormente ha destato l’interesse e la curiosità di Michele. Ma prima di arrivare a Taranto, Michele ha modo e tempo di scoprire nuove storie, chiacchierando con nuovi ospiti: si parla di edilizia e abusivismo in compagnia dell’architetto Massimo Prontera, di geologia e archeologia con la geologa Noemi La Sorsa, di mobilità sostenibile e ciclismo con Fago Florindo dell’associazione The Howlers.
Michele torna poi a parlare dell’Ilva in compagnia della biologa Daniela Spera. La sua testimonianza ha ben poco di allegro, ben poco di lieto. Daniela racconta infatti l’impatto devastante dell’Ilva sull’ambiente circostante. Parlare di danni ambientali è forse riduttivo, in questo caso. Forse sarebbe più opportuno parlare di disastro ambientale. Con simili argomenti che ronzano per i pensieri, non è facile arrivare a Taranto con il sorriso.
Per fortuna, una volta giunto a destinazione, Michele riceve la calorosa accoglienza del presidente della Lega Navale di Taranto, nonché di amici e parenti che sono giunti lì in occasione della fine imminente del viaggio. L’avventura di Apulia Slow Coast sta per giungere a termine: resta solo una giornata di pedalate e poi il viaggio può dirsi compiuto. Amici e parenti di Michele sono lì, pronti ad aspettare lo scorrere delle ore per festeggiare assieme a lui, a tempo debito, il compimento dell’avventura.
Ma prima di scrivere la parola fine su queste due settimane di navigazione lungo la costa pugliese, ci sono da percorrere ancora ventuno miglia, da Taranto a Marina di Ginosa…