Ormai l’equipaggio di Apulia Slow Coast inizia ad abituarsi ai ritmi serrati della vita di mare, che prevedono – tra le altre cose – anche una sveglia particolarmente mattiniera. Domenica 1 settembre, Michele e la sua squadra sono svegli già dalle cinque e mezzo del mattino: bisogna partire presto, perché c’è il rischio che il mare si ingrossi nel corso della giornata, intralciando il programma di viaggio.
Con le palpebre ancora pesanti, con la voce ancora assonnata, Michele incontra gli ospiti che gli terranno compagnia in questa ottava giornata di navigazione, che porterà Brancaleone dal porto di Villanova a quello di Brindisi.
I primi copiloti che si alternano a bordo del pedalò sono Pietro Chiatante e Marialucrezia Colucci, del Parco delle Dune Costiere. Dal loro racconto, Michele è in grado di ricostruire il progetto cui hanno dato vita, un progetto ambizioso e impegnativo, lodevole ed entusiasmante. Pietro e Marialucrezia sono partiti da zero, ma armati di tanta dedizione e soprattutto di tanta passione, due elementi che hanno contribuito al successo del Parco delle Dune Costiere, un progetto incentrato sull’ambiente e sulla valorizzazione del territorio locale.
Passione, impegno e dedizione sono le parole chiave anche di un altro progetto, che Michele ha il piacere di approfondire navigando verso Brindisi. Con Roberto Covolo al posto di copilota, Michele ascolta il racconto sull’ExFadda, un fantastico contenitore di attività e laboratori: “Nel cuore della Puglia, c’è un vecchio stabilimento enologico in disuso, abbandonato da decenni. Lo stiamo trasformando in un nuovo spazio pubblico per l’aggregazione, la creatività e l’innovazione sociale”. L’ExFadda è a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, ma Michele non può fare a meno di pensare che in ogni città dovrebbe essercene uno… Forse Roberto Covolo non lo sa – non lo sapeva – ma proprio lui, con il suo ammirevole esperimento dell’ExFadda, è stato uno degli ispiratori del progetto di Apulia Slow Coast. Perché, si sa, l’energia e la voglia di fare sono altamente contagiose…
Accompagnato dagli accordi e dalla musica del chitarrista Fedele Messina, membro da poco aggregatosi all’equipaggio di Michele, il pedalò Brancaleone si avvicina sempre più alle acque brindisine. Si suona e si canta, si tamburella con le dita e si sorride, finché finalmente si intravede la destinazione di questa ottava tappa di viaggio. L’impatto che Michele ha con Brindisi è particolare, perché dominato da molte contraddizioni. La bellezza di Brindisi è nascosta da uno skyline industriale, dove domina il grigio. Poi però, una volta giunti nel porto storico, la città svela la sua meraviglia, il suo grande fascino di autentica città di mare.
Giunto a destinazione, l’equipaggio di Apulia Slow Coast riceve il benvenuto della Lega Navale di Brindisi e può finalmente concedersi il meritato riposo. Non c’è da pedalare oltre in questa ottava giornata di viaggio, che si conclude con una appetitosa cena: una panzerottata gentilmente organizzata e offerta da zia Mena Passiatore…