La mattina del 28 agosto – quarto giorno di viaggio per Michele e per il pedalò di Apulia Slow Coast – inizia con quattro chiacchiere al porto di Manfredonia con i marinai del posto, per capire meglio le caratteristiche della costa locale.
Il tempo sembra favorevole, così, terminato il confronto con i marinai di Manfredonia, Michele sale a bordo del pedalò Brancaleone e parte. Il primo ospite che lo affianca nella pedalata è Annalisa Armillotta, dell’Associazione di Promozione Sociale Bell Bell. Il suo è un progetto contenitore, che ha generato nel corso del tempo interessantissimi contenuti, come ad esempio i “Percorsi sonori” di Manfredonia: audio-guide turistiche che ricostruiscono itinerari di viaggio per Manfredonia, attraverso la viva voce delle persone che la abitano.
Annalisa cede poi il posto da copilota a Salvatore, con il quale si parla di pesca e di vita di mare: come è cambiata la pesca nel corso degli anni? Che cosa significa vivere la vita di mare? Quali sono le preoccupazioni di un figlio che vede il proprio genitore affrontare, ogni giorno, i pericoli delle onde?
Mentre Michele cerca risposta a queste domande, il suo sguardo scorge un cambiamento nel paesaggio circostante. Nei primi giorni di viaggio lungo le coste del Gargano, il litorale presentava suggestive alture e piccole vette che a poco a poco iniziano a cedere il passo a un territorio più basso e pianeggiante. Davanti a Michele si presenta un paesaggio costiero che gli è familiare: è quello della Puglia centrale, dove lui vive.
Arrivato a Zaponeta, Michele incontra quelli che saranno gli ospiti pomeridiani: Giuseppe Cilli, di Legambiente Barletta; Vincenzo, esperto di turismo e valorizzazione del territorio; il professore geologo Ruggiero Maria Dellisanti; Antonio Dell’Orco, ex responsabile della produzione del sale nelle saline di Margherita di Savoia. E’ proprio Antonio a salire per primo a fianco di Michele sul pedalò, per raccontargli la sua interessantissima esperienza maturata nelle saline. Immerso nella conversazione, Michele quasi non si accorge che qualcosa, attorno a lui, sta cambiando: il tempo.
Per fortuna arriva repentino l’avvertimento da parte di Ciro e Pasquale, alla guida della barca che supporta il pedalò nella tratta odierna. Da autentici lupi di mare quali sono, Ciro e Pasquale sanno che presto il mare si trasformerà e che è necessario fermarsi. In pochi minuti, effettivamente, si scatena quella che sembra essere la tempesta perfetta: vento, mare grosso e tanta agitazione (manca solo la pioggia, che non tarderà ad arrivare).
Mentre alcuni degli ospiti iniziano ad accusare i primi sintomi del mal di mare, Michele è preso dalla preoccupazione e dal senso di responsabilità: è necessario fermarsi al primo approdo sicuro. Giunti a Margherita di Savoia, Michele e Brancaleone hanno fatto una pausa forzata. Con Michele ancora a bordo, il pedalò viene sollevato da una gru e condotto dal mare alla terra ferma. Interrompere la pedalata è sempre un dispiacere, ma la sicurezza viene prima di tutto e il mare va rispettato.
Le interviste con gli altri ospiti vengono rimandate all’indomani e il pedalò viene portato, via terra, verso Barletta, dove ha termine la quarta tappa di Apulia Slow Coast.
Intanto Ciro e Pasquale rimangono a bordo della loro nave, ormeggiati a Margherita di Savoia: autentici lupi di mare…