Martedì 27 agosto. Quando gli occhi si aprono e sporgono lo sguardo verso la finestra, intuiscono già che non sarà una giornata semplice. Il cielo si è nuovamente coperto di una coltre pesante e grigia, che preannuncia pioggia. Le condizioni meteo sfavorevoli inducono in un iniziale senso di confusione: che fare? Partire sfidando il maltempo? Temporeggiare? Confidare nella buona sorte e in una schiarita prossima ad arrivare?
L’istinto di Michele gli suggerisce di optare per quest’ultima opzione. Sperando che le nuvole si trattengano dallo scaricare i loro goccioloni, Michele decide di salire a bordo di Brancaleone, l’ormai familiare pedalò di Apulia Slow Coast. Ma prima, si concede quattro chiacchiere rilassate, sulla terra ferma, con i primi ospiti della giornata.
Mariapina Mastrorocco, del porto turistico di Vieste, è una conoscitrice profonda del territorio in cui vive, una persona che lo abita attivamente e che riesce a trasmettere, nelle sue parole, la profondità del legame che la stringe alla sua terra. Si parla poi di turismo slow e di imprenditorialità con Matteo della Malva, un autentico vulcano di idee e di progetti, dotato di un’energia contagiosa. Matteo è proprietario e gestore del Leone di Vesta, unico lancione a vela latina del porto di Vieste, una chicca imperdibile per gli amanti del mare e del turismo costiero. Terzo e ultimo ospite della mattinata, Sergio Cantagalli, pioniere del windsurf che ha scommesso sulle potenzialità di Vieste. La sua è una testimonianza interessante e avvincente, fatta di onde e di sudore, di passione e di fatica. Anche se quella di Apulia Slow Coast non è un’avventura sportiva, Michele riesce a capire bene l’entusiasmo che si cela dietro le parole di Sergio, nei suoi racconti e nelle sue confidenze.
Conosciuti i primi ospiti della giornata, non si indugia oltre: si parte! Brancaleone lascia lentamente il porto di Vieste e si dirige verso la meta della giornata, Manfredonia. Il viaggio non è facile, date le condizioni del tempo, ma per fortuna Michele non è solo. A fiancheggiare il pedalò c’è Mauro Scarano, alla guida del suo gommone. Mauro ha già accompagnato Michele nelle sue prime tappe e si rivela essere giorno dopo giorno una risorsa preziosa, una di quelle persone belle fuori e dentro, senza dubbio uno degli incontri più fortunati di Apulia Slow Coast. Grazie alla sua guida, Michele attraversa paesaggi costieri mozzafiato, sfiora luoghi raggiungibili solo in barca, entra in grotte marine suggestive e spettacolari. Il passaggio da Vieste a Mattinata si fa potente ed emozionante. Per la prima volta in vita sua, Michele è realmente mosso alla commozione di fronte a uno scenario naturale. L’impulso è quello di spogliarsi e di tuffarsi in acqua, diventare un tutt’uno con quel mare, quella costa, quei paesaggi.
Ma non c’è tempo per un tuffo fuori programma, il viaggio deve proseguire. Nuovi ospiti attendono Michele e non vedono l’ora di salire a bordo del pedalò: gli architetti Marco Degaetano (di X-Scape, associazione culturale di ricerca sulla città e i territori contemporanei), Francesco Marella (di MoMAng) e Gigi Losciale. Gigi, dopo aver chiacchierato con Michele di territorio, infrastrutture e architettura, cede il posto sul pedalò a suo figlio. Pasquale Losciale è l’ospite più giovane di Apulia Slow Coast: ha solo 12 anni. E come molti ragazzi della sua età, è ancora dotato di uno sguardo puro.
A Michele sembra quasi che il suo sguardo non colga le brutture del paesaggio circostante, che si concentri solo sul buono e sul bello che c’è da guardare. Un’iniezione di positività e genuinità che arriva inaspettata e piacevole, come una sana boccata d’aria fresca. Proprio quello che serve per trovare la forza e le energie per le ultime pedalate.
Michele arriva finalmente a Manfredonia, appena in tempo. Di lì a poco dal suo arrivo, i lampi iniziano a rischiarare il cielo e i tuoni scuotono l’aria. La temperatura si abbassa e l’arrivo di un imminente temporale getta qualche timore sulle tappe successive del viaggio…